Info Generali

  • si accede da piazza Europa e da piazza Papa Giovanni XXIII – 24020 Ranica

Sorge in località “centro”, vicino alla Chiesa.

Anticamente apparteneva alla famiglia Morlacchi (ramo collaterale dei Morlacchi-Gritti di Alzano L/do, tra cui quel vescovo Morlacchi che pose la prima pietra della Chiesa Parrocchiale). Oggi è di proprietà della Società Zopfi, che ha dato in affitto.

La struttura odierna del Palazzo risale al secolo XVIII°. Non si conoscono notizie precedenti. È un edificio a corte, costruito lungo una delle vie principali del paese. Nella sua costruzione è chiaro il riferimento alle residenze signorili dei ricchi mercanti della valle, benchè sia una costruzione più importante per dimensione, e resa più complessa dalla presenza di più elementi: i cortili rustici e signorili il brolo, l’orto e il giardino. Le parti rustiche e le parti di abitazione padronale richiamano i modi tipici della costruzione della casa artigianale o mercantile di impianto medioevale (sia per il legame con il paese, dato dalla costruzione lungo la strada, sia per i caratteri tipologici e la presenza della corte).

Il Palazzo comprende un corpo centrale a base rettangolare a due piani, con anteriormente due ali perpendicolari di uguale altezza. La facciata esterna presenta decorazioni architettoniche, tra cui due medaglioni con due busti a bassorilievo. Gli elementi decorativi della facciata si completano con due anfore poste al termine del cornicione, alla sommità del quale, in centro, vi è uno stemma a bassorilievo, raffigurante due chiavi incrociate (lo stesso stemma si nota pure sui camini marmorici).

I soffitti dei porticati recano affreschi quasi certamente dei Salvatoni (padre e figlio) che vi lavorano in due riprese: nell’anno 1826 e successivamente dal 1828 al 1835, come risulta da appunti dell’epoca degli stessi Salvatoni, relativi ai lavori eseguiti presso “Morlacchi fu Giovanni e fratelli della Ranica”. Degno di rilievo è un affresco isolato integro (altezza cm. 150 ,base cm. 100)a forma ovale, rappresentante un santo con angioletti, posto sotto il soffitto per porticato dell’ingresso. Sul porticato esterno, è posto pure un bassorilievo a forma rettangolare.

Il soffitto della sala a pianterreno reca un affresco a forma ovale che rappresenta due angioletti recanti in mano una ghirlanda fiorita. Al piano superiore il soffitto del salone è ornato a stucchi con rosoni dalle forme più svariate, posti in riquadri. Affrescato è invece il soffitto della saletta attigua.

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