La chiesa parrocchiale è dedicata ai Santi Sette Fratelli Martiri e a loro madre Santa Felicita.
La chiesa è preceduta da un discreto sagrato e presenta il tradizionale orientamento liturgico con l'abside rivolta verso est. Sul lato sinistro della chiesa è situato il campanile, piuttosto esile rispetto alla massa della chiesa, ed è tutto in pietra battuta e ben sagomata a vista. Nel notevole spessore della facciata è ricavato un vestibolo, attraverso il quale si perviene alla chiesa, che presenta un vaso magnifico per la felice combinazione dell'architettura, della decorazione e della pittura.
E’ stata edificata sul luogo della precedente chiesa, risalente al 1524, della quale rimane soltanto parte del campanile restaurato nel 1934. I lavori di costruzione della nuova chiesa iniziarono nel 1783 su progetto dell’ architetto Giacomo Caniana (1750-1790) - nipote del più noto Giovan Battista – e furono portati a termine nel 1801 dall’architetto ranichese Simone Elia ( - allievo di Leopoldo Pollak - che apportò modifiche al progetto iniziale. All’ interno sono custodite opere di grande valore, tra cui le decorazioni con storie, figure e allegorie sacre realizzate dal milanese Francesco Comerio (1747-1827). Preziosi i dipinti presenti nella chiesa fra cui due opere di Giovanbattista Moroni (1524 circa- 1578) il “Battesimo di Cristo” - un polittico a 5 scomparti - e il “Cristo crocifisso con santi”. Tra le altre opere all’interno della Chiesa troviamo di Gian Paolo Cavagna (1556 -1627) la “Deposizione” già patrimonio dell’antica Chiesa , di Francesco Coghetti (1802 – 1876) il “Martirio dei sette fratelli martiri” e di Carlo Ceresa (1609 – 1679) la “Madonna in coro additata da San Giovanni”.