Info generali

  • 30 Novembre
  • Auditorium comunale Roberto Gritti
  • In scena il secondo appuntamento con la rassegna per i 10 anni di Luna e GNAC. Una storia di grande amore. Di conoscenza. Di lontananza. Di nostalgie. Una storia di confini ben marcati. Una storia che sconfina in mondi sconosciuti, desideri e mancanze.

Silvia l'eburnea. La Donna. Libera. Autonoma. Attrice senza pelle.

Baba il nero. L'Uomo. Onesto. Capobranco. Nobile migrante.

Si incontrano sul baratro della solitudine.

Parlano una lingua ancora da inventare.

Ridono. Si aiutano come possono.

Lei gli regala un tappetino per pregare.

Lui le regala una buonanotte al telefono ogni sera.

Lei apre la sua casa. Lui apre la sua valigia piena di nostalgia.

La storia in comune comincia a perdifiato.

Si mescolano i corpi, i sogni, i portafogli, gli odori di miglio e ragù,

il Natale e il Ramadan, la gelosia e le tournée, Stallone e Truffaut.

Hanno due figlie di rara bellezza.

Una storia che dura da più di quindici anni.

Una storia che vive di fatica e rabbia, passione e silenzi.

Di porte che sbattono, foto strappate, valigie sempre pronte,

di epici baci, distanze incolmabili, sostegno e testardaggine.

 

Lo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare una storia autobiografica.

Il desiderio di raccontare di una storia d’amore tra persone che appartengono senza mediazioni a culture diverse. Il desiderio di allargare la riflessione al tema del corpo.

In questo monologo si incontrano Italia e Senegal. Cosa significa essere una donna italiana che sposa un uomo senegalese e cosa significa essere un uomo senegalese che sposa una donna italiana. I passaggi del testo raccontano il mondo intimo della relazione: la scoperta del corpo dell’altro, la gioia di fare l’amore in modo nuovo, l’intimità del calore nell’atto inaspettato di riconoscersi. Ma si sa, le vicende personali sono parte di una storia più grande: il tema della migrazione, le file in questura per il permesso di soggiorno, il rapporto con i bianchi. Emergono punti di contatto e differenze profonde. Emerge lo stupore della scoperta nell’incontro e la fatica quotidiana di capirsi. Emerge il desiderio di costruire un nuovo immaginario ma anche la paura profonda di non corrispondersi davvero.

 

di Silvia Briozzo e Carmen Pellegrinelli

con Silvia Briozzo

regia Carmen Pellegrinelli

luci Adriano Salvi

con il sostegno di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia

Vincitore Premio Experimenta 2017

 

 

30 novembre 2019, doppia replica alle 18,30 e alle 21,15

Auditorium Gritti di Ranica, passaggio Sciopero di Ranica 1909

biglietto intero 10€; biglietto ridotto 5€ (fino a 25 anni, sopra i 65 anni e residenti a Ranica); apertura biglietteria ore 18;

prenotazioni e informazioni distribuzione@lunaegnac.com

pubblico - adulti